Storia dell’Archivio

 

L’Archivio Generale dell’Ordine Carmelitano è stato istituito nel 1593 dal priore generale Giovanni Stefano Chizzola. Si configurò non come archivio di concentrazione di materiale proveniente dai numerosi conventi carmelitani, ma come archivio della sola Curia generalizia (per questo detto “Archivio generale”), riflettente in maniera esclusiva l’attività del priore generale e del suo Consiglio, nelle sue diverse articolazioni (procuratore generale, postulatore generale, consiglieri, Capitoli generali etc.), e tale è rimasto fino ad oggi, anche se in qualche rara occasione ha acquisito materiale proveniente da altre istituzioni legate all’Ordine.

Prima del 1550  i priori generali risiedevano nella provincia dalla quale provenivano e l’archivio risultava itinerante, senza una sede stabile. Dopo questa data si sceglie il convento romano di Santa Maria in Traspontina come la sede dell’archivio. Dal XX secolo l’Archivio generale dell’Ordine Carmelitano ha sede, insieme alla Biblioteca carmelitana e all’Institutum Carmelitanum, presso il Centro internazionale Sant’Alberto (ex Collegio internazionale), in Roma: nel 1901 il priore generale Galli fece trasferire la documentazione dalla Taspontina in questo edificio recentemente costruito.

Nel tempo, all’Archivio generale vero e proprio furono aggregati anche altri archivi, originariamente autonomi, prodotti da enti legati alla Curia generalizia dell’Ordine: oltre al fondo della Congregazione mantovana, l’archivio del convento di Santa Maria in Traspontina e, nel XX secolo, quello del Collegio internazionale Sant’Alberto.